Come disse il filosofo Søren Aabye Kierkegaard: “Quando mi etichetti, mi neghi”, perché ogni volta che etichettiamo qualcuno, neghiamo la sua ricchezza e complessità.

Nel momento in cui la gente crede di aver capito chi sei, ti mette addosso un’etichetta, mettendo fine alla creatività.
Da quel momento tutto quello che fai viene giudicato da quanto sei stata fedele o meno all’idea che ci si fa di questa etichetta.
Questo accade per esempio con i gruppi musicali, una volta che diventano famosi, la gente sta a criticare sé il nuovo album suona troppo simile al vecchio o sé è troppo diverso da un altro, invece di godersi la musica.