F.U.C.K.
Frequentemente Uno Chiede Kiarimenti
La carenza di grandi spazi socioculturali aggregativi in Ticino è allarmante. Ci sono tante piccole realtà alternative che collaborano a fatica tra loro. L’appello è quindi quello di unirsi in questa parata per connettere maggiormente questi progetti e rivendicare la necessità di luoghi di libera espressione.
Vorremmo che non fosse una semplice parata, con la carrozza che si ritrasforma in una zucca allo scoccare della mezzanotte. Anzi, ci piacerebbe fare un bel risotto alla zucca da mangiare tutti insieme e seminare per i prossimi raccolti e per le prossime ricette.
Persone che sono stufe della situazione statica di questo cantone. Qualcuno che ha notato la preoccupante tendenza, sia istituzionale sia popolare, a voler abbandonare i valori umani che, dopo secoli di tentennamento, cominciavano a riaffiorare sul finire dello scorso millennio: socializzare, mettere in risalto e apprezzare le diversità, reinventare la vita cercando armonia tra gli individui, sfruttare la tecnologia per fare del bene (anche alla Natura, di cui l’uomo tra l’altro fa parte) e non facilitare le distrazioni quotidiane dal reale a discapito di tutto quello che ci circonda, riscoprire lo sviluppo della coscienza umana anziché quello del puro sistema economico. Siamo nel 2022, circondati dalla paura generale di un futuro dipinto come “incerto” da molti catastrofisti, la quale giustifica ancora, purtroppo, la moltitudine di restrizioni sulla libertà degli individui e la loro espressione. Siamo consapevoli del fatto che la libertà personale debba terminare quando inizia quella degli altri; non riusciamo però a capire come mai siano ancora in vigore leggi vecchie “come il cucù” per tutelare gli interessi di pochi e tarpare le ali ai sogni di molti.
Non proprio, forse è cominciato tutto quando hanno chiuso i canapai in Ticino.
A parte ciò dipende cosa si intende con restrizioni legate alla pandemia. Il concetto della parata antiproibizionista è portare una rivendicazione socioculturale di massa in strada in Ticino, coinvolgendo trasversalmente tutte le varie realtà socioculturali alternative ticinesi, anche quelle che si pongono in contrapposizione al sistema capitalista dominante in favore di un mondo più libero e sostenibile.
Intendiamo il proibizionismo come un insieme di tutti i divieti, le interdizioni e le proibizioni imposte da parte di istituzioni governative o enti sovranazionali, che vanno inevitabilmente a soffocare l’intera popolazione: nessuno escluso.
Vediamo le restrizioni legate alle leggi covid come l’ennesimo, ma non unico, tassello di un sistema proibizionista che minaccia la libertà di espressione e di movimento delle persone, tanto quanto l’intero ecosistema naturale del territorio con altrettante leggi assurde, liberticide e pericolose per chiunque: natura, animali ed umani compresi. I tentativi di desertificazione delle realtà socioculturali alternative sono cominciati ben prima della legge covid e nulla avevano a che fare con la pandemia perché essa ancora non esisteva.
Stiamo creando una sorta di programmazione di attività culturali che si svolgano prima, durante e dopo la parata. Se hai una proposta di questo tipo scrivici a info@nientepaura.org con l’oggetto “Proposte” per inserirla nella programmazione condivisa.
Se l’attività che vuoi proporre non necessita di ciò perché si tratta di un’attività flessibile ed itinerante che non richiede un momento collettivo ben preciso, esprimila liberamente quando meglio lo ritieni opportuno.
In questo caso sono benvenuti veicoli di piccole dimensioni (come automobili, biciclette, carrelli, skateboard con piccole casse di diffusione audio…) per poterla svolgere indipendentemente.
Per carro musicale intendiamo veicoli a partire dai furgoni o di categoria superiore con installato un sound system superiore a 2kw di potenza.
Sono benvenute proposte di questo tipo che si coordinino tra loro durante la parata per evitare doppioni di generi musicali.
È auspicabile che ogni carro pensi ad autogestire nel migliore dei modi i propri rifiuti e quelli dei propri seguaci.
Per coordinarsi nella creazione dei vari carri musicali contattare info@nientepaura.org con l’oggetto “Carri”
Prima, durante e dopo la parata verrà messo a disposizione un microfono per comunicare. Se hai voglia di fornire un tuo contributo in questo senso e hai già un’idea del tipo di intervento che vuoi fare, scrivi una mail a info@nientepaura.org con l’oggetto “Interventi” e vedremo di strutturarlo al meglio! In ogni caso sarà possibile annunciarsi anche sul momento.
La parata nasce dall’esigenza di occupare spazi pubblici per esprimere la cultura alternativa e per contestare i divieti che interessano questa particolare regione. Non ci sono enti statali che sponsorizzano la parata, né tantomeno benefattori privati: non è questo il senso della rivendicazione socioculturale di massa che si vuole portare per strada.
Chi vuole partecipare è libero di autofinanziarsi come meglio crede per coprire i propri costi: sono benvenute bancarelle con autoproduzioni (prodotti creati autonomamente, niente business del “compro e rivendo per trarre profitto dal margine”). Si può anche ricorrere all’antico e funzionale “metodo del cappello”: gli artisti, ad esempio, possono chiedere un contributo volontario ai presenti prima, durante o dopo il proprio spettacolo.
Scrivi le tue tue domande alla mail info@nientepaura.org , il sito è in costante aggiornamento e altre informazioni e comunicati verranno pubblicati in seguito.